«Era bella, una volta, la nostra laguna. Noi avevamo il casone a Boca del Morto in Valle Vecchia. Ci saranno stati una quindicina di casoni in quell’area. Mi ricordo da bambino quando Valle Vecchia era aperta e c’erano tanti canali, ghebi, pesce, tanto pesce… era un piacere…».
Frasi come queste esprimono il profondo e secolare rapporto tra la comunità caorlotta e il suo contesto ambientale. In un territorio instabile com’è quello lagunare, che non è né terra né mare, è nata quella che oggi può essere definita la “civiltà dei casoni”. Uomini e donne che conducevano un’esistenza dura, ma in perfetta simbiosi con il paesaggio che li circondava. La vita a casòn, i ritmi delle stagioni, la pesca tradizionale, tutti elementi fondanti di una identità culturale che oggi sembra arrancare, persa nei ritmi affannati di una florida economia turistica. Ultimi preziosi depositari di questa antica cultura sono gli anziani, che attraverso il loro sguardo e i loro racconti narrano storie semplici, ma cariche di emozioni che ci scuotono nel profondo, guidandoci verso la formulazione della domanda esatta: da dove veniamo? Qual è la nostra storia?
Da queste suggestioni è nata la necessità di raccogliere con criteri scientifici le memorie orali ancora disponibili, al fine di preservarle e metterle a disposizione della cittadinanza in un archivio appositamente creato, utilizzabile per successivi approfondimenti. In risposta a questa esigenza, l’Associazione per la laguna di Caorle e Bibione, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Ambientali della Provincia di Venezia, ha avviato a partire dal mese di gennaio 2007 il progetto «La laguna della memoria». Per la realizzazione dello studio l’Associazione si è avvalsa della collaborazione di Ugo Perissinotto, specialista in materia di fonti orali e supervisore scientifico del progetto, di Teddy Buciol, laureato in scienze naturali, di Giorgio Soncin, laureato in scienze della comunicazione, e di Laura Vio, attrice diplomata alla Civica Accademia d’Arte Drammatica «Nico Pepe» di Udine.
Tutti i materiali raccolti sono disponibili presso l’Archivio Generale della Provincia di Venezia, e presto saranno disponibili anche presso la Biblioteca Civica del Comune di Caorle.